VII) GIOCHI OTTICI
I mondi mondi effimeri e inafferrabili in cui il nostro viaggio conduce
lo spettatore sono composti da animazioni digitali e cut out animation
(animazione stop motion realizzata con ritagli di carta) che rimandano al
precinema. Questo termine indica tutti quegli esperimenti, strumenti ed
intrattenimenti legati alla proiezione di immagini e alla riproduzione del loro movimento che l’uomo andò realizzando fin dall’antichità.
Le animazioni raffigurano in particolare alcuni dei giochi ottici che hanno costituito la storia delle immagini in movimento.
Gli studenti e le studentesse delle classi del biennio artistico hanno ideato e creato silhouette per ombre cinesi, taumatropi (Mark Roget, 1824), fantascopi (Joseph Plateau, 1833) e zootropi (William George Horner, 1834) ispirandosi agli oggetti originali visti nella collezione del Museo Nazionale del Cinema.
Le classi terze dell’indirizzo audiovisivo multimediale hanno tradotto queste creazioni in animazione digitale inventando le sequenze fantasiose e a tratti psichedeliche che compaiono nel cortometraggio.